Claudio Schifano

Claudio Schifano
Claudio Schifano

Claudio Schifano nasce a Siracusa nel 1953, pittore autodidatta con una lunga e prestigiosa carriera artistica.

La sua città natale fra le più belle del Mediterraneo, è un luogo nel quale l'arte si respira e si ammira ad ogni angolo di strada, un museo all'aperto, dove il mare fa da cornice a questa meravigliosa terra in cui si sono susseguite le più importanti civiltà mediterranee.

Questa atmosfera mediterranea si coglie spesso nelle opere dell'artista, in modo immediato e colpisce a una prima lettura dell'opera.
Fin da piccolo amava aggirarsi e scrutare tra i reperti archeologici che il papà e lo zio restauravano; era incuriosito dal fratello che, a quel tempo, muoveva i primi passi verso l'arte pittorica dalla quale lui stesso era molto affascinato.
Dopo il diploma, conseguito presso l'Istituto d'Arte di Siracusa, inizia il suo percorso artistico; nel 1973 realizza la sua prima mostra e, da quel momento, ne mette in atto molte altre tra collettive e personali.

Ha ottenuto molteplici premi e riconoscimenti artistici.
Pittore molto attivo, ha prodotto numerose opere; nelle sue tele ritrae la propria terra in un contesto fiabesco. Chi osserva i suoi dipinti ha l'impressione di sfogliare un libro di fiabe, dal quale viene attratto per la narrazione poetica, per le forme e per i colori brillanti.

"Pagina dopo pagina" si viene proiettati e coinvolti nel mondo visto da Claudio.
Le pennellate materiche e i forti contrasti tonali paiono congiurare per risucchiare l'anima del fruitore che si lascia avvolgere da quel mondo magico e reale al tempo stesso.
Luigi Matrone
 

La mia montagna
La mia montagna

 

Dicono di lui:

 

Artista contemporaneo, Schifano si distacca dal naturalismo e dall'esteriorità, per astrarsi e rivolgersi agli interessi profondi della sfera emotiva.

Le sue opere pittoriche sono caratterizzate dalla spontaneità della pennellata, dalla pulizia del colore e dalla fantasia delle forme.

Il tessuto pittorico viene arricchito dalla densità della materia con la quale l'artista raggruma, contorna ed amplia tutti i godibili dettagli delle sue composizioni.

Una esplosione di forme e di colori che denuncia la preparazione pittorica rigorosa e una libera ispirazione fantastica, seguendo la naturalezza della propria indole e i confini della propria abilità, di cui l'artista è pienamente consapevole, usando il colore allo stato puro, amalgamandolo e creando composizioni che rendono il senso di una bellezza universale dalle radici lontane ed inesauribili.
Schifano è il cantore dell'inconscio onirico contenuto nelle cromatiche forze vitali che incontrano la tela e vi si espandono come un magma.

Sotto la spinta vivace del pennello vengono creati immaginifici paesaggi e astratte composizioni nelle quali ci si perde, come in un campo di papaveri improvvisamente invaso dai colori della primavera.

Raimondo Raimondi.


La storia artistica di Claudio Schifano inizia nel 1973, appena ventenne, con la partecipazione alla prima mostra "Raduno di Arte e FolKlore in Ortigia" organizzata dal Teatro Giovanile di Cesare Politi.

Il proprio interesse artistico sin dalle prime tele è stato sempre rivolto verso l'arte informale e, attraverso un linguaggio che si basa sulle forme e soprattutto sul colore, trasmette il suo messaggio.

Ritrae gli oggetti senza rispettarne le forme ed i colori, attingendo solo alla sua visione e immaginazione.

Colori e forme convivono piacevolmente mossi da una brezza che li rende luminosi e brillanti, provocando forti stati d'animo di intensa allegria e contentezza.

Il rincorrersi gioioso di luci e ombre entrano nell'anima del fruitore che non può sottrarsi dal contemplare l'avvenenza delle opere di Claudio.

Le pennellate dai caldi toni che si adagiano sulla tela sono ricche di intensità cromatica, raccontano con spontanea trama poetica, il mondo che lo circonda.
Spunto iniziale delle sue interpretazioni è il fascino per la terra in cui vive e lavora, fonte primaria dell'ispirazione artistica, attraverso la quale si intravede quella mediterraneità legata alle sue origini siciliane.
L'uso nelle sue opere di colori Oil bar e l'utilizzo di collage formati da carta di giornali o altri materiali applicati alla tela, creano effetti singolari che esaltano l'espressione creativa del maestro ed evidenziano un percorso artistico di tutto rispetto.
Claudio Schifano è un artista la cui stima è ormai consolidata ben oltre i confini del siracusano, apprezzato da un vasto pubblico di estimatori.

Luigi Matrone.

 


La pittura di Claudio Schifano è un vortice che avvolge ed energicamente conduce in un mondo dove la realtà si disintegra ed il sogno si estrinseca in tutta la sua più fantasiosa cromaticità.

La tela diviene contenitore di emozioni, dalla quale esse traboccano con veemenza fino a colpire lo sguardo ed insinuarsi nell'anima.

La maestria nell'amalgamare i colori ed intrecciarli nelle fantasiose forme, la naturalezza e la genuinità delle pennellate, l'ipnotica cadenza con la quale si alternano luci ed ombre, rendono Schifano il pittore dell'istinto, dell'inconscio, dei pensieri tradotti in vivida materia.

Antonio Maddaluno.

 
L'assoluto dinamismo che pervade l'opera da il senso di una proiezione al di fuori dell'ambito materico della tela, con l'effetto di proiettare forme e colori che ciascun osservatore riesce a far proprie, in nome dell'universalità di un forte messaggio d'Arte.

Beppe Palomba.


Il lavoro di Claudio Schifano è caratterizzato da un intenso ed energico colorismo e da un tratto evocativo in grado di cogliere l'essenza di ciò che rappresenta, componendo i suoi stati d'animo nei colori brillanti della luce delle assolate giornate estive nel terso cielo siracusano, ma anche nell'orizzonte scuro di un temporale in arrivo.
La luce, quando è abbagliante, crea ombre molto nette e nitide e disvela colori profondi: i blu e i neri emergono senza esitazioni e permettono ai gialli, agli arancioni e ai rossi di brillare.
I temi ricorrenti di Ortigia, del mare e della natura sono rappresentati attraverso cromie suggestive e caratterizzanti. I colori festanti di alcune opere colpiscono per la brillantezza e per la gioiosità che si contrappongono alla cupa inquietudine del bagliore di un fulmine, alle barche ondeggianti tra i flutti, al cielo basso su un mare grosso: è la natura del Mediterraneo che manifesta i suoi "umori" e Claudio ne coglie vividamente le sfumature.

Elena Cassia.


Guardo i quadri di Claudio Schifano e mi viene spontaneo un sorriso.
Faccio scorrere lo sguardo su uno o sull'altro di questi preziosi frammenti che hanno catturato la luce restituendola nei colori, come tessere di un grande mosaico.
Mi affascina rimanere a fissare questi magnifici mondi e mi accorgo che ognuno di essi sembra svelarmi come un piccolo segreto, qualcosa di personale dell'artista, che prende il nome di passione, gioia, generosità, profondità.
Nella pittura di Claudio i colori riescono ad esprimere questi sentimenti con una intensità tale che chiunque può percepirne la presenza.
Non resta che apprezzare ed applaudire l'artista che, attraverso la sua creatività pittorica, riesce a trasmettere i contenuti dell'anima.

Claudia Dal Santo.



Un critico attento ai fenomeni contemporanei, fratello del famoso artista internazionale Nino Mustica, ha detto:"Gli artisti inviano messaggi ammalianti pieni di fantasia e di umori, l'avventura del colore è enigmatica, spalancata su abissi di mistero, divorata da se stessa in una voracità mai paga della finitezza della tela.

Sorpresi, ci si approfondisce in dettagli di intrecci, di frammenti, di squarci luminosi, di spirali, di macchie, perdendoci in un labirinto dal quale non si esce senza rimpianto".
Le sue opere pittoriche sono caratterizzate dalla spontaneità della pennellata, dalla pulizia del colore e dalla fantasia delle forme.

Il tessuto pittorico viene arricchito dalla densità della materia con la quale l'artista raggruma, contorna ed amplia tutti i godibili dettagli delle sue composizioni.

Una esplosione di forme e di colori che denuncia la preparazione pittorica rigorosa e una libera ispirazione fantastica, seguendo la naturalezza della propria indole e i confini della propria abilità, di cui l'artista è pienamente consapevole, usando il colore allo stato puro, amalgamandolo e creando composizioni che rendono il senso di una bellezza universale dalle radici lontane ed inesauribili.

Gaetano B. G. Mustica.


Colori vivaci, intensi che sprigionano suoni, profumi, emozioni, che fanno vibrare nell'aria ricordi gioiosi e vividi di case bianche e assolate, di barche in secca, di vele piegate dal vento, di arbusti rigogliosi e spinosi immobili nel ronzio assordante di un paesaggio estivo, di crepitii di terra arsa ogni colore un sentimento profondo, vero e così a lungo maturato nell'animo dell'artista.
Il rosso, l'arancione e il giallo sono come il calore del sole estivo che riscalda il cuore, come la lava rovente del vulcano, come la luce accecante che si libera audace dall'anima dell'artista riverso in un atteggiamento creativo verso la vita.
Il verde e l'azzurro sono come il fresco dell'acqua del mare all'alba, una sferzata, un brivido freddo prodotto da un soffio della mente colpita da un pensiero o da un ricordo lontano, e poi ancora, come il cielo terso di una giornata ventosa quando l'orizzonte è
indefinibile, come la lucidità severa di un sentimento profondamente vissuto ed interiorizzata Il viola è come il tramonto invernale o come il turbinio dei sentimenti coinvolti in un grande amore, tutto trasuda passione travolgente, amore per il creato, per le forme e per i colori.
E poi il blu, intenso e pastoso, come il mare calmo e silenzioso della notte, il riposo dell'uomo anziano, il silenzio di uno sguardo, la pace dopo una giornata di canti e di giochi su una spiaggia bianca, come la serenità dello sguardo pacato dell'artista, testimonianza concreta tra le linee nitide che rendono regolari o mutevoli le immagini da lui stesso create.
Sentimenti ed emozioni forti quasi violente in contrasto netto con la mitezza di uno sguardo generoso e sincero.

Carmen Verde.


La pittura di Claudio Schifano ci porta indietro nel tempo a quando, da piccoli, osservavamo con stupore e meraviglia le figure, con le loro cromaticità, che si venivano a formare dentro un caleidoscopio.
Figure e paesaggi che nel loro astrattismo e nelle loro forme, a volte caotiche a volte ordinate, sprigionano dentro l'osservatore impulsi e desiderio di libertà.
Nelle opere, di Claudio Schifano, colori e forme convivono piacevolmente mossi da una brezza che li rende dinamici, luminosi e brillanti.
Sottrarsi al fascino dei suoi colori e dei suoi spazi non è cosa facile.

L'arte di Claudio Schifano stimola a rivedere la natura e i paesaggi del nostro Mediterraneo e ad evocare sentimenti ed emozioni a noi appartenute e ormai sepolte da un mondo sempre più costretto a chiudersi in un universo virtuale.
È questo forse il motivo per cui le sue opere destano curiosità e stupore senza rimandare ad altro significato nascosto.

Pasquale Bova.


Il mio giudizio sull'opera pittorica di Schifano è di luminosa serenità e commovente gioia di vivere.
La ricca gamma cromatica e il disegno forte, escavatore di forme, concorrono a risultati di armonia e questa, in quanto componente essenziale della poesia, è garanzia di una consistente cifra artistica.

Essa traspare anche nella scelta dei soggetti dipinti che sono caratterizzati da una rappresentazione serena, rispecchiata dall'equilibrio formale e come intenta a se stessa: paesaggi che testimoniano l'attaccamento alla sua terra, alla tradizione mediterranea.
Prevale la disposizione per bande di colore delimitate da contorni netti, ma tra loro per lo più non in contrapposizione tonale, bensì graduate in un'armonica consonanza d'intensità.
Domina una luce diurna in spazi ove la prevalenza va dal giallo e dal viola/celeste lievi ai rossi intensi e al verde e all'arancio; in genere esattamente circoscritti, più di rado gentilmente fusi e compenetrantisi.
Nelle opere di Schifano risalta l'intento di rappresentare un mondo che dà significato alla vita e consistenza spirituale alla forma-colore dell'arte.

In effetti, Schifano non ha evitato la lacerazione animistica e la conseguente deformazione dell'immagine, ma ha caricato la sua figura di quell'energia potenziale che vibra in superficie, facendo sussultare le forme dei suoi dipinti.

Di fatto l'artista riesce a dare con la pregnanza costruttiva del colore-forma una rappresentazione metaforica della realtà, un significato spirituale alle drammatiche aspettative della vita.
Gli accostamenti stimolano la fantasia e la curiosità attraverso i colori, le forme e le linee che compiacciono l'occhio e lo spirito di chi guarda.

L'arte è una scelta, è un punto sospeso a metà tra la scelta dell'artista e quella del pubblico.

L'artista sceglie dei colori o un oggetto e decide che è arte, Il pubblico sceglie di credergli quando i suoi quadri diventano comunicazione di emozioni.

Donatella Bifera.

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