Rachele Mari Zanoli

Rachele Mari Zanoli
Rachele Mari Zanoli

La pittura ed i colori hanno sempre fatto parte della sua vita, sin dai suoi primi ricordi.

All’età di otto anni frequenta un atelier di pittura.

Esperienza che suscita da subito un amore incondizionato per quest’arte, che si tradurrà nelle prime opere pittoriche.

Dopo aver esperito il figurativo (per lo più nudi femminili) passa ad una pittura geometrica, lineare, grafica, infine giunge ad una pittura “astratta e concreta” .

Può sembrare un paradosso, ma si tratta di un’arte contraddistinta da piani e colori, scevra da simbolismi che allude alla ricerca di verità, lasciandosi guidare da intensi colori materici, che concretizzano l’astrattezza dell’idea.

La matericità entra con decisione nelle sue opere: corde, metalli, legni e gesso su tele. Dipinge esclusivamente all’esterno, a contatto con la natura.

Sin dalle prime realizzazioni un intenso fil rouge caratterizza il suo operato.

Ogni tela è un proseguio di quella precedente, una ricerca ulteriore, un passo in avanti che attinge dal passato, pur non ripetendosi.

È unica, è l’oltre.

Rachele Mari-Zanoli vive la pittura non soltanto come ricerca interiore e mera rappresentazione.

Ma soprattutto come intersoggettività.

La sua peculiarità stilistica si nutre delle esperienze maturate nei paesi in cui ha vissuto ed è altresì arricchita dagli studi che sta attualmente completando nell’ambito filosofico e da collaborazioni quali quella con il CERN di Ginevra ed i workshop con i bambini.

Dipingere è per Rachele Mari-Zanoli una grande gioia ed esperienza di vita, connotata da colori e materiali.

Il sentimento come essenza della sua pittura.

senza nome 67
senza nome 67

Dicono di lei:

Dopo aver esperito il figurativo, la seconda fase artistica dell’artista Rachele Mari-Zanoli è stata connotata da una ricerca stilistica che ricorda il preludio della minimal art, di cui è stato ispiratore Frank Stella.

Ma ciò che maggiormente coinvolge della peculiarità di quest’artista emergente è la fase pittorica attuale, connotata da sublimi forme cariche di pathos ed insite in mirabili cromatismi materici.

Qualunque fruitore, nell’osservare, rimane coinvolto ed imprigionato nel turbinio emotivo che si genera da ogni pennellata, facendolo cadere nel gorgo della materia, in continuo mutamento, mai uguale.

Questo stato d’animo genera una positiva sospensione e permette a colui che guarda di venire a contatto con il proprio vissuto interiore. In tal modo l’opera diviene “aperta” a molteplici interpretazioni.

 

 

Un’arte innovativa che la critica Paola Simona Tesio ha definito “Astratta-Concreta”, in virtù della carica emotiva che si evince dal gesto impresso sulla tela e dal moto che anima l’artista nell’istante che plasma la vita sulla tela.

 

Senza nome 67 si situa in una linea di confine che lambisce idealmente tutta la sua sperimentazione precedente, inglobando quella attuale.

Le forme geometriche si stagliano dai giochi sinuosi ed al contempo si stemprano in loro.

Colori caldi e freddi creano contrasti rimanendo però impregnati di densa carica emozionale.

La naturalezza del bianco ne rimane screziata.

Come tutte le “creature” dell’artista Rachele Mari-Zanoli anche questa tela nasce da un contatto interiore dell’io con l’inconscio.

Anch’essa è generata all’aperto innanzi allo stupore estatico che la natura produce in ogni suo tratto, dalle cose semplici a quelle più complesse della vita.

Ed è con l’essenza di questi principi che occorre cogliere questo quadro, lasciandolo crescere in noi come una positiva speranza.

 

Paola Simona Tesio

celesteprize.com
celesteprize.com
www.robertasmedili.it
www.robertasmedili.it
gigarte.com
gigarte.com
equilibriarte.com
equilibriarte.com
ioarte.org
ioarte.org
Aiutaci nei nostri progetti di solidarietà
Aiutaci nei nostri progetti di solidarietà