Luca Bruno è nato a Veglie il 24/11/1975.
Ha frequentato il Liceo Artistico di Lecce - Corso di Architettura e Design.
Diplomato presso l'Accademia di Belle Arti di Milano (Brera), ha prequentato il Corso di Pittura di Giuseppe Maraniello, Omar Galliani e ha sostenuto la Tesi con Elena Pontiggia in Storia dell'Arte.
Nel corso degli anni attraverso una serie di sperimentazioni Luca Bruno approda ad una personale dimensione pittorica che lo vede indagare in un mondo dagli aspetti misteriosi ed enigmatici.
La tela viene così abitata da prodigiosi frutti di una natura indomabile e tenace, divenendo spazio libero, a tratti surreale.
Nei suoi lavori Luca Bruno visualizza spigoli meccanici, catene architettoniche, ingranaggi impossibili, reminiscenze di una città Barocca dall'incedere caparbio di automobili, aerei, pesci, lettere..., con i quali si potrebbe scherzare come fossero Giocattoli Giganti costruiti per Giganti Bambini, ansiosi di crescere con la paura di non poter sognare più.
"Luca Bruno è un giovane artista che si muove, nel panorama pittorico italiano, con disinvoltura e "arroganza" di un veterano, con l'originalità di chi ha un ricco mondo interiore che vuole prepotentemente venire fuori con certezza di avere molto da dire.
Il panorama che lo affascina è quello della natura violentata ridotta e sottomessa ai capricci dell'uomo che la sconvolge e la distrugge.
Però la natura si difende, ed eccola spuntare tra le travature geometriche, lignee o metalliche, è sempre una natura sobria nelle sue forme vegetali che vuol trionfare sulle forme intermediali di una realtà virtuale. La realtà naturale è sempre robusta e ben definita nella speranza che il rinsavimento umano permetta alla NATURA di trionfare ancora.
Tutto il panorama di Luca Bruno è surreale, i particolari procedono in una sorta di incastri geometrici in una alternanza di forme e colori esteticamente gradevoli, però, dalla composizione informale e coloristica si eleva sempre un elemento semplice: un albero, una pianta ben definita o, più spesso, quasi un trionfo voluto, una figura umana altrettanto nitida e significativa pur vista attraverso la velatura del sogno.
(Prof. Dott. Domenico Gatti)