Biografia
Anna Gatto, nasce il 23 dicembre 1957 a Novi Ligure, Alessandria.
Si diploma al “Liceo Artistico N. Barabino”, e frequenta la “Facoltà di Architettura” presso l’Università di Genova tralasciando la tesi.
Nel 1983 si sposa e collabora per diversi anni col marito Ingegnere, ma l’interesse maggiore è per la famiglia che a poco a poco prende il sopravvento.
Tralascia così ogni velleità artistica e culturale.
Ma la vita la mette a dura prova nel 2005, quando il marito sale in cielo dopo lunga malattia.
Questo evento la costringe a fermarsi.
Tutto è come prima, Tutto è assolutamente diverso da prima.
Una domanda impellente: “Chi sono?” la spinge ad una ricerca puntigliosa e complessa dell’Identità perduta, perduta per “non aver dedicato tempo a sé stessa”.
Riprende i pennelli, gli studi e si laurea “Architetto” nel dicembre 2007, nel 2008 pubblica il libro: “Guarda in su, guarda in giù, dai un bacio a chi vuoi tu”, per il quale al concorso “Prato un Tessuto di Cultura”, il 9 maggio 2009 riceve in premio una “Segnalazione di Merito” con l’inserimento di “Se leggendomi…” nell’antologia del concorso, frequenta un corso di computer ed acquisisce la Patente Europea (ECDL) nel gennaio 2009, poi si avvia alla conoscenza di Autocad.
Da febbraio a ottobre 2009, gestisce una sua piccola galleria d’arte a Novi Ligure.
Partecipa diverse esposizioni dove ha possibilità di confrontarsi, comunicare, apprezzare altri artisti in una dimensione più ampia.
E’ l’Amore per la pittura, per la Creta e per la Resina che l’aiuta a lasciarsi andare in tutti i possibili modi per rappresentarsi, per rispecchiarsi nelle opere e nelle reazioni delle persone che le osservano, concretizzando con le immagini le emozioni, le sensazioni e le visioni, offrendosi a se stessa senza paure e senza remore ed a ritrovare così il senso della vita.
Le sue opere sono compiute con diverse tecniche:
- l’olio che si lascia modificare, tirare, impastare e che sfuma i colori,
- l’acrilico che è immediato e veloce ma assai statico,
- la creta che prende forma dalle mani e scivola nelle pieghe di un volto,
- la resina che come l’acqua prende forma dal contenitore in cui si ferma,
- il vetro sintetico che con colori trasparenti diventa il suo Contenitore.