Biografia
Salvo Castellese nasce ad Altofonte (Palermo) nel 1967.
Segue il percorso di studi tipico degli artisti: frequenta il liceo artistico e prosegue in Accademia.
E’ un artista a tutto campo, vive di pittura e per la pittura.
Sa possedere un “dono” e lo asseconda considerando il dipingere un dovere!
I suoi maestri si trovano tra i pittori classici che lui reinterpreta in chiave moderna ed attualissima.
Il suo percorso pittorico lo ha attualmente portato ad uno splendido sbocco: egli rappresenta magnificamente il Barocco siciliano, facendo efficacemente convivere nelle sue tele la ricchezza delle cattedrali e dei monumenti con scorci di vicoli dei centri storici, palpitanti di vita quotidiana.
Collabora con gallerie di Palermo, Roma e Milano, che si stanno preparando a lanciarlo a livello nazionale.
Dicono di lui
Nella pittura di Salvo Castellese, certi richiami per nulla occultati, all’opera pittorica del Ligabue costituiscono il dato più appariscente e, in certi momenti, quasi una aperta e deliberata provocazione che, però, si esaurisce nel gioco di una emulazione denunciata e pertanto, esente da calcoli e da furberie.
Sarebbe riduttivo e ingegnoso, in ogni caso, nel parlare di questo pittore, limitarci a tali considerazioni che, come si à detto, costituiscono del suo fare pittura l’aspetto più appariscente, e non tenere conto di quello stimolo ideale e di quella capacità manuale che lo inducono e lo sostengono nelle scelte, dove il desiderio di rendere un “omaggio” si coniuga con il bisogno di aderire ad un progetto più vasto, ricco di istanze metafisiche, di cui la pittura è parte e strumento di conoscenza, in cui l’umanità è tutto, specialmente attraverso la rappresentazione dell’”essere” in quanto “animale” in uno storico sviluppo di globalizzazione che ci rappresenta tutti.
Salvo Castellese ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Palermo dove ha confrontato la sua manualità e la sua conoscenza con quella senza confini che l’Arte del dipingere soltanto è capace di racchiudere in un pennello, questo lo ha indotto a percorrere infinite ricerche, tecniche ma anche spirituali, che lo porteranno ancora avanti nelle sue scelte di espressione dell’Arte e della ricerca del suo intimo, uno specchio dunque che ognuno di noi potrà utilizzare per vedersi sotto nuove identificazioni nel confronto che immancabilmente si proporrà alla nostra sensibilità e attenzione
Nonostante già presente sul mercato dell’Arte di alcuni canali Nazionali che lo hanno portato ad essere apprezzato anche fuori dal suo territorio naturale, Castellese è comunque al suo esordio in questa sua “personale” da espositore e si mette a nudo proprio con questa mostra di rappresentazione del mondo animale che lo trova convinto nel trovare giusta questa similitudine che gli consente di raccontare l’umanità attraverso l’espressione animale, sottolineando similitudini che rendono il concetto di vitalità sulla terra più collettivo ed uniforme, nel vero rispetto della vita, e della sua forza mutevole e creativa.
Sembra, parlando con lui, che questa elaborazione si potrà al più presto estendere al mondo vegetale, vivo anch’esso, e dunque rappresentabile in questo progetto globale, parla di ingigantimenti pittorici, atti alla conoscenza più diretta e deduttiva del mondo clorofilliano da cui attingiamo linfa di vitale importanza per la nostra sopravvivenza, respiratoria, alimentare, materiale ed anche officinale.
Auguro a Castellese di percorrere con successo questo suo percorso evolutivo e conoscitivo ma
soprattutto, gli auspico un successo da artista, da autore ed interprete dei suoi stessi quadri, di quelle tele che gli consentono di liberarsi dai suoi più intimi e intersecati sentimenti atti
alla continua ed appassionante ricerca di alcune verità, di talune efferate certezze che spesso ci sfuggono.
Massimo Riccobono
http://salvocastellese.blogspot.it/