Francis G. Allenby was born in Taranto, in 1960.
He got the certificate of schoolteacher, but never practised teaching and preferred earning his living with all sorts of jobs.
He started painting as a boy and refined his technique at the Art studio of Mr. Antonio Roberto Nitti, a renowned painter and architect.
He stayed for some time in Paris and got in touch with some other European artists.
He also joined exhibitions and retrospectives (‘Artists in the square’, 1998, ‘Views of the Old Town’, 2008)
nota dell'autore
In questo disegno sono rappresentate due aquile: la prima sta tranquilla nel suo nido ed imbecca il suo aquilotto, la seconda sembra stia per planare, con fare minaccioso, su questa famiglia ignara.
La qual cosa è impossibile per il comportamento effettivo delle aquile, che non farebbero mai nulla del genere.
Ma tutto si spiega con l’allegoria: la prima aquila nel nido è un’aquila tipica delle terre meridionali, e quindi rappresenta il Regno delle Due Sicilie prima del 1860, ricco ed agiato, che nutriva i suoi sudditi con dovizia ed ordine.
Il secondo rapace, invece, ha un piumaggio che contraddistingue questo tipo di volatili che popolano le regioni settentrionali: quest’ultima impersona, di conseguenza, i garibaldini ed i piemontesi, ovvero i Savoia, venuti a impossessarsi delle nostre terre, allora fertili e opulente, per annetterle e ridurci in schiavitù.
Una schiavitù che dura da 150 anni.
Così facendo i settentrionali risolsero il problema della loro miseria endemica e della fame atavica che li faceva morire di pellagra, immersi come erano nell’analfabetismo che allora imperversava nelle terre del nord della penisola.